sabato 21 settembre 2013

L'AUTOSTRADA DECLASSATA

Quando si cercano storie strane da raccontare, molto spesso si cerca lontano.
Anche perchè, quando ci siamo seduti sopra, spesso non le vediamo.
Ogni giorno percorriamo o attraversiamo questa strada e mai ci era venuto in mente di parlarne.
Invece è una storia particolare, e noi proprio quelle cerchiamo.
Dunque. A Prato tutti la conoscono come La Declassata .
Inizia al Ponte Luciano Lama, e quindi in corrispondenza del casello autostradale di Prato Est,

e finisce ad San Piero Agliana, in corrispondenza del ponte sul fiume Calice.

E' lunga quindi una diecina di chilometri.

Quasi nessuno, tranne forse i postini - ma che dico, nemmeno quelli perchè non ci sono numeri civici su questa strada, tranne forse un paio di distributori di benzina - sa che questa strada ha un nome: si chiama Viale Leonardo da Vinci.
Ma perchè si chiama Autostrada Declassata?
Era un tratto dell'autostrada A11, conosciuta come Firenze-Mare (adesso Firenze-Pisa nord) che è famosa per essere stata la seconda autostrada costruita in Italia, negli anni dal 1928 al 1932, seconda solo a quella Milano-Laghi (a quei tempi le autostrade venivano costruite per permettere all'alta borghesia di raggiungere con facilità le località di villeggiatura. Infatti,  per andare a raccordarsi con la SS1 Aurelia a Migliarino Pisano, l'A11  era stata fatta appositamente passare da Montecatini Terme, località in quel periodo  in gran voga) inaugurata personalmente da Vittorio Emanuele III.
Il tracciato originale dell'autostrada, che a quei tempi era ad una sola corsia per senso di marcia, prevedeva il passaggio a sud dell'aera urbana della città di Prato.
Già a quei tempi ci furono molte proteste e dissensi tra la popolazione  e i progettisti, perchè si intuì che l'asse viario avrebbe ostacolato seriamente lo sviluppo della città laniera, che già a qui tempi stava notevolmente espandendosi.
Quando nel 1962 si raddoppio' la carreggiata, si colse l'occasione per spostare l'inclinazione dell'autostrada verso territori agricoli ancora più a sud, in modo da non ostacolare lo sviluppo della città che in quei tempi si era fatto tumultuoso.
A quel punto la strada  fu "declassata" da autostrada a strada urbana, e rappresenta tutt'ora una delle  più importanti direttrici della città, nonchè confine della sua parte centrale da quella periferica.
Nel tempo si è provveduto al suo raddoppio, ed all'eliminazione di tutti gli incroci a terra, costruendo una serie di sottopassi che ne hanno migliorato molto la percorribilità.
Tuttavia, in corrispondenza dell'unico tratto originale senza incrocio a livello - collocato su una sopraelevata -

corrisponde una strozzatura lunga poche centinaia di metri con ancora una sola corsia per senso di marcia.

Un dettaglio che riporta all'antico tracciato, quanto le strade erano alberate, è questo tratto originale - il raddoppio è dall'altro lato - costeggiato da alti pini.

Mappa

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